Floating Art è un progetto di ricerca e di approfondimento multidisciplinare – ideato e promosso da BandAdriatica – che si prefigge di esplorare le radici comuni delle musiche del Mar Mediterraneo.

Con un procedimento a ritroso, si cerca di risalire alle origini comuni, già riscontrabili in molte espressioni omologhe (melodie, ritmi, strumenti, danze tradizionali, maschere, riti), per sperimentare e schiudere, nel percorso di ritorno, possibili direzioni future della musica, sulla base del confronto esperito nelle differenti realtà coinvolte.
Scopo finale del progetto è la costituzione di una rete di artisti internazionale che possa veicolare e promuovere in tutte le aree del Mediterraneo – e magari oltre – una nuova cultura dell’integrazione.
Una comunità forte del percorso di ricerca comune e foriera di pratiche artistiche innovative. Orientata verso ipotesi di arte concreta e sostenibile. Un’arte che si preoccupa di entrare nel quotidiano: attraverso proposte di arricchimento autentico e di miglioramento percepibile dei contesti vissuti dalle persone.


 

Il documentario che segue racconta bene una tappa importante di Floating Art, relativa al dicembre 2014. Dal video – a cura di Gianni De Blasi – emergono le sinergie, le modalità di ricerca e di performance che BandAdriatica vuole perseguire e condividere, di volta in volta, insieme ai colleghi artisti coinvolti.

Siamo in Salento, per l’occasione, presso la Masseria Ospitale.

I musicisti presenti sono: il percussionista e compositore libanese Rony Barrak, il cantante turco e suonatore di saz (strumento anche noto come chitarra saracena) Deniz Koseoglu e la violinista armena Nure Dlovani.

Tre intensi giorni di workshop si sono conclusi alla grande con un concerto – lunedì 29 dicembre –  presso le Officine Cantelmo di Lecce.

Buona visione, con Floating Art!